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ALAN FORD: 50 CANDELOTTI DI TNT.

Il museo WOW Spazio Fumetto di Milano ospita fino al 29 settembre la mostra dedicata all’anniversario della nascita di Alan Ford e del gruppo TNT, le creature di Magnus e Bunker che hanno compiuto 50 anni e i cui albi hanno superato quota 600. 

“Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è di gettare un’ombra di diffidenza sulle cose troppo serie.” Questa  citazione è tratta dal Diario Minimo di  Umberto Eco, uscito nel 1963 e che sdoganava il fumetto e la cultura pop come oggetto di studi e di riflessioni alte: sembre adattarsi alla perfezione a un fenomeno tutto italiano che ha visto la luce esattamente 50 anni fa. 

In questi giorni, e fino al 29 settembre, all’avventura editoriale di questo fumetto è dedicata una mosta all’interno di WOW – Spazio fumetto, un’istituzione per chi a Milano si occupi di questa arte sia da autore, sia da semplice appassionato. Alla mostra il sito di WOW dedica un nell’articolo introduttivo, che spiega alcune interessanti curiosità che molti degli appassionati conoscono, ma che per i più giovani sono davvero interessanti da scoprire. 

Per esempio che i tratti di due personaggi (Bob Rock e il Conte) sono caricature dei due autori della serie, Magnus e Bunker, mentre quelli di Alan Ford sono stati mutuati da quelli di Peter O’Toole, facendo nascere una consuetudine che il fumetto italiano ha mantenuto nel corso degli anni con Dylan Dog che assomiglia a Rupert Everett, Julia con le fattezze di Audrey Hepburn, la faccia di Lando Buzzanca presa a prestito per Il Montatore e quella di Adriano Celentano rispecchiata in quella di Lando. 

Questi ultimi fumetti, scollacciati e grossolani ma di grande successo nell’Italia degli anni settanta, erano nati in contemporanea con i momenti di più grande successo di Alan Ford e Il Gruppo TNT. 

Negli anni dell’impegno a tutti i costi, dei dibattiti sul ruolo degli intellettuali, delle interminabili riunioni di autocoscienza l’arrivo di Alan Ford sembrò a molti come l’arrivo di un UFO nel bel mezzo di un collettivo autogestito, a molti suonò come una risata liberatoria, una risata che si fece più grande e di successo via via che si avvicinavano quelli che sarebbero stati chiamati “gli anni di piombo”. Perché il successo, quello vero, arrivò dopo qualche anno di stenti nel 1971, con il numero 26 in cui compariva un supercattivo davvero originale: Superciuk, l’uomo dalla fiatata alcolica. 

Del resto proprio intorno al 1970 di supereoi e supercattivi iniziava a occuparsi proprio la Editoriale Corno, casa editrice di cui faceva parte anche Luciano Secchi, il “papà” di Alan Ford, che è stata la prima ad acquisire per l’Italia di diritti di Daredevil, l’Uomo Ragno, i fantastici Quattro, Capitan America, il Mitico Thor…

Sempre nei primi anni settanta, nel 1972 per l’esattezza, nacque un esperimento davvero interessante di cui  magari torneremo a parlare su questo blog: la trasmissione televisiva Gulp, Fumetti in tivù, che nel 1977 ebbe come protagonisti anche gli eroi di cartone di cui stiamo parlando oggi. Diventarono sempre di più, quindi, le persone che entrarono in contatto col mondo strampalato di Numero Uno, il capo del Gruppo TNT, di Geremia, della Cariatide e dei loro nemici. 

Oltre al già citato Superciuk, Arsenico Lupon e Kreuzer nei cui nomi i riferimenti ad Arsenio Lupin il ladro gentiluomo e alla famosa “sonata a Kreuzer” di Beethoven fanno capire come per prendersi poco sul serio, ma farlo seriamente, sia necessario avere alle spalle conoscenze solide. 

Un’altra sezione interessante, e inattesa per molti versi della mostra, è quella dedicata al merchandising. Mostrando anche qui un occhio proiettato in avanti, sviluppatosi anche grazie al contatto degli editori con le licenze Marvel. Alan Ford e il Gruppo TNT sono stati al centro di molte operazioni commerciali. I diari scolastici, prima di tutto, che negli anni settanta facevano concorrenza al mitico Diario Vitt di Jacovitti e poi poster, quaderni, maschere di carnevale che sono stati un grande successo anche nei paesi della ex-Jugoslavia. Successo provato dall’inserimento nel film “Gatto Nero Gatto Bianco” di Emir Kusturica di un personaggio che passa tutte le tue giornate a leggere i fumetti di Alan Ford.

La mostra, è bene ricordarlo, è stata organizzata in collaborazione con Cartoomics e con 1000 Volte Meglio, la casa editrice che ora detiene i diritti di pubblicazioni di Alan Ford e che ha allestito anche la ricca sezione finale con illustrazioni originali, tavole a matita, chine dei disegnatori che si sono susseguiti nel corso degli anni a dare forma alle creazioni di Max Bunker, da Magnus a Paolo Piffarerio fino a Dario Perucca, che ancora oggi è il principale disegnatore della serie.

Se poi, visto che siamo in periodo di photo opportunity, avete voglia di farvi un selfie davanti all negozio di fiori che da sempre maschera l’ingresso del gruppo di agenti segreti più sgangherato del mondo, alla mostra di WOW Spazio Fumetto potete farlo. Fino al 29 settembre. 

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