cibo da sfogliare

Cibo da sfogliare: 5 riviste da mangiare con gli occhi.

Oggi parliamo di cibo da sfogliare con una carrellata sulle più belle riviste dedicate al food e ai suoi protagonisti internazionali.

Il cibo occupa gran parte dell’immaginario contemporaneo: lo abbiamo visto parlando di quanto i social media amino trattare questo argomento, ma anche i media tradizionali non scherzano. Ogni giornale, ormai, ha la sua sezione dedicata alle ricette, e le riviste di cucina stanno cercando il modo di differenziarsi. Oggi ve ne presentiamo cinque che hanno seguiti la strada della qualità tipografica: perché la stampa può fare la differenza, e noi di 4Graph lo sappiamo bene. Anche quando ci occupiamo di prodotti per la ristorazione. 

Cibo da sfogliare: Lucky Peach continua a stupire.
A nostro parere questa è una delle riviste più belle non solo nella categoria specializzata della cucina. Creata nel 2011 e concepita come una serie di numeri monografici (indimenticabile quello dedicato al concetto di Gender, con due differenti copertine che riproducevano cibi dagli evidenti richiami maschili o femminili), Lucky Peach si caratterizza per un’attenzione costante all’equilibrio qualitativo fra testo e illustrazione, entrambi improntati sempre alla massima qualità e originalità. Il numero attualmente in distribuzione è dedicato alla gallina, da quando era un dinosauro a quando in alcuni piatti ne è rimasto solo il sapore, passando per l’autorità della cucina cinese Fuchsia Dunlop che da una sola gallina riesce a ottenere nove piatti. Belli anche i libri di Lucky Peach, e decisamente pasquale l’ultimo dedicato alle uova. Interessante anche la proposta commerciale riservata alle aziende, orientata in modo deciso verso l’offerta di branded content in stile con la rivista più che verso la pubblicità tradizionale.

Cibo da sfogliare: “Bon Appetit” cannibalizza il nuovo.
I cinefili più affamati ricorderanno sicuramente come Hannibal the Cannibal, il vero protagonista de “Il Silenzio degli Innocenti”, avesse in cella un numero della storica rivista Bon Appetit. Ora anche questo classico delle ricette stampate è cambiato, e alle solite ricette affianca articoli che intendono descrivere lo spirito del tempo attraverso il cibo. In quest’ottica ha anche pubblicato una speciale Culture Issue, che strizzava l’occhio ai millennials con un almanacco dedicato al cibo nel rap e la descrizione di prodotti gastronomici a base di marijuana. Insomma, Lucky Peach ha fatto scuola…

Cibo da sfogliare: le donne del food di Cherry Bombe.
Nonostante il cibo sia stato per millenni un’occupazione femminile, il mondo dorato dei ristoranti stellati, dei cooking show e degli chef star continua a essere prevalentemente maschile. Da questa osservazione nasce il concept di Cherry Bombe, il semestrale che racconta esclusivamente delle donne del cibo: quelle che lo coltivano, lo commerciano, lo servono, lo vendono o anche, semplicemente, lo gustano. Impaginato con l’allure di una rivista di moda, Cherry Bombe ospita anche ricette e ha un podcast settimanale dove ascoltare le sue storie di donne del food.


Cibo sa sfogliare: Cook’s Illustrated, ricette sicure.
Nel 2017 compie 25 anni il bimestrale Cook’s Illustrated, la rivista che mette fra i suoi punti di forza di non avere nel suo staff alcun food stylist, ma soltanto cuochi ed editor. In una enorme cucina, dove fra l’altro si gira anche un programma per la tv pubblica USA, Cook’s Illustrated ospita tre dozzine di cuochi che testano ripetutamente ogni ricetta (prima di parlar bene di una torta la cucinano ben 45 volte) e mettono a dura prova anche gli accessori e gli utensili che recensiscono per i lettori. Proprio per questo non hanno alcuna inserzione pubblicitaria: fra i coltelli che ritengono migliori, il secondo costa 210 dollari ma il primo ne costa solo 20. A voi la scelta, suggerisce Cook’s Illustrated.

Cibo da sfogliare: interviste…alla carta!
Un progetto tutto italiano, fin dal titolo, per un magazine semestrale di altissima qualità che non parla proprio di cibo, ma che intervista i suoi personaggi rigorosamente ospitandoli a cena, per recuperare quella dimensione di convivialità che nessuna spettacolare foto di foodporn riuscirà mai a restituire. L’attenzione per la tavola è stata sottolineata da ALLA CARTA anche da Piatti Collection, una collezione di stoviglie in terracotta realizzate a mano presentate in questi giorni alla settimana del design milanese.

 

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