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Donne e Fumetto: il nostro omaggio alla Giornata della Donna

Autrici, eroine, appassionate o icone: donne e fumetto sono legati da sempre. Oggi ne parliamo per celebrare la Giornata della Donna.

L’idea di celebrare l’8 marzo parlando del rapporto fra donne e fumetto nasce dalla vicinanza fra la Giornata della donna e l’inaugurazione, il 9 Marzo, delle nuova edizione di Cartoomics. Nell’importante appuntamento milanese per gli appassionati di fumetto, la casa editrice indipendente italiana It Comics presenterà gli albi che ha stampato con noi e che ci hanno dato modo di avvicinarci ancora di più a un mondo che continua ad affascinare intere generazioni di appassionati. E l’illustrazione che abbiamo usato come copertina è proprio di una donna. Rosa Puglisi, autrice di Sladkiy. Che in russo significa dolcezza, quella con cui facciamo gli auguri a tutte le donne.

DONNE E FUMETTO: JESSICA JONES E LE ALTRE SUPERDONNE
In questi giornI, non a caso in prossimità dell’8 Marzo, Netflix distribuisce la seconda stagione della serie Jessica Jones, che ha come protagonista l’eroina Marvel dotata di una super-forza. E, come vuole ormai la nuova ondata dei supereroi Marvel, di una buona dose di super-problemi. Nata nel 2001, Jessica Jones è una fra le più recenti super-eroine del fumetto internazionale. Fra le capostipiti invece, tutte risalenti agli inizi degli anni sessanta, bisogna ricordare ovviamente Supergirl, cugina del più famoso uomo d’acciaio, o Batgirl che nelle sue varie incarnazioni è stata anche la figlia del famoso commissario Gordon di Gotham city. Oppure Sue Storm, la ragazza invisibile dei Fantastici Quattro e moglie di Mr. Fantastic. Fra le supereroine, però, non ci sono solo mogli, madri sorelle: fin dal 1941 sugli albi della DC Comics fa la sua comparsa Wonder Woman, e non per caso. La creazione del personaggio fu supervisionata da uno psicologo femminista, William Moulton Marston, che suggerì alla casa editrice di “rivalorizzare le qualità delle donne creando un personaggio femminile con tutta la forza di Superman e in più il fascino di una donna brava e bella”.

DONNE E FUMETTO: BARBARELLA, VALENTINA E IL CORPO DA SCOPRIRE
Mentre negli USA le donne acquisivano superpoteri, pur restando sempre al fianco di mariti e fratelli, nel 1961 in Europa già all’inizio degli anni sessanta il fumetto iniziava ad accompagnare le donne verso la riappropriazione della loro fisicità. La prima eroina a esibire con orgoglio il suo corpo e la sua libertà di usarlo e metterlo in mostra è stata Barbarella, navigatrice dello spazio che si spingeva ai confini della morale dell’epoca con la sua fisionomia ispirata a quella di Brigitte Bardot (e interpretata al cinema da una intrigante e “libera” Jane Fonda a inizio di carriera). Pochi anni più tardi, nel 1965, nasce invece una vera e propria icona del fumetto italiano, l’inimitabile Valentina di Guido Crepax ispirata all’attrice del cinema muto Louise Brooks, che con le sue avventure sempre in bilico fra realismo e mondo onirico, con le atmosfere fra erotismo ed estetizzazione, e soprattutto con un tratto grafico di fortissima personalità ha dato un’impronta indelebile al fumetto d’autore, non soltanto italiano.

DONNE E FUMETTO: LE AUTRICI DI IERI E DI OGGI
Ancora negli anni sessanta, e ancora in Europa, arrivano le prime donne fumettiste: sono le sorelle Giussani, autrici di uno fra i successi più longevi dell’editoria italiana, quel Diabolik che aveva al suo fianco una donna forte e indipendente chiamata Eva Kant. In Francia è il momento di Claire Bretecher, che dopo gli esordi al fianco di Goscinny (quello di Asterix) e i successi con la serie de “le Fustrate” è anche la prima donna a fondare una rivista di fumetti, l’Echo des Savannes. Sempre per restare in Italia, sul Corriere dei Piccoli Grazia Nidasio pubblica le avventure di Valentina Melaverde e la sua attività per la promozione del fumetto e dell’illustrazione le fa assumere anhe ruoli ufficiali in diverse associazioni. Erano i primi passi di un cammino che avrebbe portato le donne creatrici di fumetti a conquistare un mondo che prima era solo maschile: dalla mangaka Hiromu Arakawa autrice di Full Metal Alchemist alla Kate Leth di Adventure Time, dalla Marjorie Liu di Monstress alla Marjane Satrapi di Persepolis.

DONNE E FUMETTO: DALLA VITA REALE ALLE GRAPHIC NOVEL 
Con l’avvento delle graphic novel, anche donne famose della vita reale sono diventate protagoniste di fumetti. Vanna Vinci ha raccontato la storia e l’arte di Tamara de Lempicka in occasione di una mostra torinese del 2015 dedicata all’artista. Lorenza Natarella ha appena narrato la vita di Maria Callas in “Sempre Libera”. Alice Mirani e Silvia Rocchi hanno trasferito sulle tavole la poesia di Wislawa Szymborska… Solo per restare in tema di storie di donne raccontate da donne, visto che stiamo festeggiando l’8 marzo.

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