Errori tipografici

5 errori tipografici da evitare

Il mondo della comunicazione ci mette a disposizione tanti differenti formati (non solo possiamo dare in stampa libri e cataloghi, ma anche opuscoli e riviste ecc) ognuno con le proprie caratteristiche. Tutti però, presentano dei tratti comuni, che se non rispettati ne influenzano il risultato. Oggi li abbiamo riassunti nei 5 errori tipografici da evitare.

Per creare un prodotto professionale, in grado di comunicare nel miglior modo possibile, è necessario seguire alcune linee guida, all’apparenza semplici ma che veramente possono fare la differenza.

Interlinea

Il più comune tra gli errori tipografici è senza dubbio l’interlinea. Con questo termine si intende lo spazio tra due righe.

Trovare il giusto compresso è di vitale importanza.

Se infatti le due righe sono troppo vicine, il testo risulterà difficile da leggere, ma anche se le due righe sono troppo lontane la leggibilità del testo si riduce di molto.

Una misura standard di interlinea è di 1.5.

Oltre alla distanza tra le righe, prestate attenzione anche all’interlinea tra i paragrafi.

Questa molto utile per dividere un testo lungo.

Rende il testo facilmente scansionabile dall’occhio umano, e gli consente anche di riposarsi prima di concentrarsi sulle nuove righe.

Dimensione del Font

Le dimensioni del font utilizzato sono anch’esse molto importanti.

La dimensione ideale del corpo di un testo è solitamente di 16px.

Mentre i titoli seguono una distribuzione gerarchica, dal più importante, il titolo principale, ai sottotitoli.

In base alla loro gerarchia si scelgono dimensioni differenti.

Si parte dalla più grande, quella del titolo, andando poi a diminuire per sottotitoli, titoli paragrafi ecc.

Nel gergo dell’online questi li trovate classificati come H1, H2 … fino ad H6.

Scelta del Font

font

Sebbene in molti casi siamo mossi da un gusto puramente personale, la scelta del font dovrebbe andare oltre e mirare alla facilità di lettura.

È vero che un font creativo, magari un bel corsivo può essere affascinante, ma è anche vero che rende la lettura troppo complicata.

Per questo motivo nel marketing ci sono alcuni font che vanno per la maggiore, es: Helvetica o Bodoni.

Sono due font molto diversi tra loro, ma al tempo stesso condividono la semplicità.

Se cercate qualcosa di originale, ma che sia al tempo stesso indicato per delle grafiche vi consigliamo di provare il nostro font Felicit4.

Grassetto e Corsivo

Sebbene questi aiutino a mettere in risalto alcune parti del testo è bene non abusarne.

Errore comune infatti è quello di utilizzare per troppe parole il grassetto, fino addirittura a scrivervi paragrafi interi.

Per evitare di commettere questo errore, tenete a mente che l’obiettivo è risaltare una o due parole all’interno di un testo.

Quindi fate leva su questo principio, e utilizzatelo con parsimonia, soltanto per le parole davvero importanti, quelle che devono catturare l’attenzione.

Se ne abusate, il senso di utilizzare il grassetto viene meno, e anzi il testo diventa soltanto più difficile.

Discorso simile per il corsivo, ma con obiettivi diversi.

Nei testi scritti il corsivo viene usato per:

  • Titoli delle opere
  • Parole in lingue straniere
  • Nomi scientifici
  • Espressioni dialettali
  • Virgolettati 

Contrasto

Un errore tipografico molto comune è l’errata valutazione del contrasto.

È fondamentale trovare un equilibrio tra il colore dello sfondo e il testo.

In questo caso dobbiamo fare una distinzione.

Se parliamo di copro del testo, come ad esempio per un libro o le descrizioni di un catalogo prodotti, la scelta migliore sarà sempre quella di adottare uno sfondo chiaro (bianco o sfumature di bianco) con un font scuro.

Se facciamo riferimento alle copertine con immagini, il discorso si complica leggermente.

In questo caso la soluzione più comune è trovare sulla ruota dei colori, un colore complementare, che sia quindi in contrasto con l’immagine.

Ricordatevi sempre che l’obiettivo principale è catturare l’attenzione e fare in modo che il vostro messaggio sia bel leggibile. Perciò non stancatevi di provare fino a trovare la soluzione ideale.

Larghezza colonna

Un altro degli errori tipografici più comuni è larghezza della colonna.

Se il vostro testo viene inserito in una colonna troppo larga, questo risulterà tanto difficile da leggere e stancherà maggiormente gli occhi del lettore.

Seguire un testo in questo caso, non solo è stancante, ma diventa anche difficile ritrovare la riga giusta quando si passa a quella successiva.

Discorso comune a quello dei paragrafi.

Dividere il testo in paragrafi, così come utilizzare colonne più piccole, aiuta gli occhi a scansionare più velocemente il contenuto, a riposarsi, nel passaggio da uno all’altro e ad essere più focalizzati nel momento della lettura.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto i 5 principali errori tipografici che andrebbero evitati.

Purtroppo sono errori comuni, che però si possono facilmente evitare seguendo questa mini guida.

Fare le giuste scelte tipografiche, anche se spesso sottovalutate, può influenzare la riuscita del vostro prodotto.

Poi, una volta realizzata la vostra copertina, il vostro libro, o il vostro catalogo, vi basterà mandare il vostro lavoro in stampa per vederlo realizzato e iniziare a distribuirlo.

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