John Alcorn e la BUR

Grafici Ritratti – John Alcorn e la BUR.

Il tratto inconfondibile e il gusto compositivo di John Alcorn hanno caratterizzato il successo di una collana che ha fatto epoca, la Biblioteca Universale Rizzoli.


“Non giudicare un libro dalla copertina” è un adagio che si rivela totalmente inadeguato per definire il lavoro del maestro del design di cui ci occupiamo oggi: le sue copertine ricche di fantasia, di colori e di un lettering lussureggiante hanno sempre saputo dialogare con il contenuto di alcuni dei libri più interessanti stampati in Italia fra gli anni settanta e la fine degli anni ottanta: oggi infatti parliamo di John Alcorn e della sua collaborazione con la Biblioteca Universale Rizzoli.

John Alcorn e la BUR: dall’America in Europa con Pocahontas.
Nel 1968 la Fiera del libro per ragazzi di Bologna premiò John Alcorn per le illustrazioni e l’impaginazione del libro “Pocahontas in London”, in cui la storia della ragazza indiana e del suo incontro col mondo occidentale venivano raccontate con i colori e i tratti ricchi e fioriti come un giardino delle indie così tipico della poetica di Alcorn. Da quella data, le case editrici italiani si innamorarono di lui, che lavorò per Longanesi, Salani, Guanda, Tea, Frassinelli… ma il suo lavoro più famoso e continuativo è stato quello per la collana BUR, Biblioteca Universale Rizzoli.

John Alcorn e la BUR: ripensare un progetto editoriale
Angelo Rizzoli era nato, e doveva il suo successo, alla stampa di riviste di taglio popolare. La pubblicazione di libri inizio nel 1949 con la collana Biblioteca Universale Rizzoli, rigorosa, seria e “doveristica” come si direbbe oggi: copertine grigie, senza illustrazioni e con un elegante e serio Bodoni per titoli e autori. Nel 1952 Unesco riconobbe a questa collana un valore universale, ma la sua evoluzione più grande avvenne appunto con John Alcorn. Nella prima metà degli anni settanta creò un logo a partire dall’acronimo BUR, utilizzando uno dei suoi lettering che rivisitavano gioiosamente lo stile degli ex libris (lo aveva fatto anche con i famosissimi ricci della Salani), e questo acronimo diventò ufficialmente il nome della collana.

John Alcorn e la BUR: ogni copertina un capolavoro.
La collaborazione Fra Alcorn e Rizzoli, che durò fino agli anni ottanta, diede vita ad alcune fra le copertine più ricche e suggestive dell’editoria italiana, lontane anni luce dalla scuola imperante rigorosa e razionalista ma di grande impatto, e la loro qualità di produzioni artigianali (perché proprio come un artigiano lavorava John Alcorn, con il figlio Stephen a fargli da garzone di bottega) risulta straordinariamente fuori tempo, e forse per questo di grande ispirazione. In un’epoca di elaborazioni grafiche quasi completamente virtuali. Per ripercorrere la sua opera, vi consigliamo il libro che Moleskine ha dedicato a John Alcorn nel 2014. Mentre per conoscere il suo spirito e il suo amore per i libri il consiglio è quello di recuperare il bellissimo “Libri”, edito in Italia da Topipittori.

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