Poster e musica: Milton Glaser e l’icona Dylan.

Profilo sinistro, sguardo rivolto verso il basso, bocca imbronciata e naso a becco. E poi il fulcro del suo genio, i capelli folti e disordinati, che diventano anche il simbolo della sua anima inquieta piena di poesia e di creatività: queste sono le caratteristiche inconfondibili del volto di un mostro sacro della musica americana, quello di Bob Dylan.

Nel poster realizzato per una campagna discografica della Columbia Records, in occasione dell’ uscita di un Greatest Hits poco gradito e snobbato da Bob Dylan, il grafico e designer statunitense Milton Glaser ne accentua il carattere, definendolo in nero su un fondo neutro, accendendolo con onde multicolor fluorescenti.

L’opera, indubbiamente una delle più conosciute di Glaser, è anche diventata nel tempo un’ icona dello stile psichedelico, il movimento nato negli anni Sessanta nell’America dei figli dei fiori, caratterizzato da immagini coloratissime – e dai contorni spesso deformati fino a quasi l’astrazione – ispirate alla dilatazione del pensiero e alle sensazioni fisiologiche provocate dall’uso delle droghe allucinogine, mescalina e Lsd.

Circa 10 anni fa (Ottobre 2005) Rolling Stone, il mensile di rock’n’roll style, dedicò la copertina del 21 ottobre proprio all’ icona Dylan.

Icona come l’immagine della cover disegnata nel 1966 da uno dei più intelligenti ed influenti art director nella storia della grafica, Milton Glaser.

Glaser ha accettò di scrivere l’ editoriale di Rolling Stone, dove raccontò come nacque la “faccia” grafica più famosa di Bob Dylan :

“La storia del mio poster su Bob Dylan che avete usato per la vostra copertina è semplice. Nel 1966 John Berg, un art director della Columbia Records, mi chiamò per assegnarmi il lavoro. Tornato in studio, presi ispirazione da un collage di Marcel Duchamp: un piccolo autoritratto molto intenso, anche se semplicissimo, fatto con un cartoncino nero nel quale era stato ritagliato il profilo, poi incollato su un fondo più luminoso. Del poster furono prodotte sei o sette milioni di copie, inserite nell’ultimo album di Bob Dylan prodotto dalla Columbia Records, Bob Dylan Greatest Hits.
Ancora oggi, dopo tanti anni, non passa giorno senza incontrare qualcuno che mi dice: Lei è quello che ha fatto il poster di Dylan, vero?
Le dirò un piccolo segreto, ce l’avevo attaccato sul muro della mia stanza, al college.
Non sono mai riuscito a capire perché certe immagini continuano a rimanere nella nostra cultura, mentre altre scompaiono senza lasciare traccia”.

L’ immagine disegnata da Milton Glaser resterà per sempre nella nostra cultura proprio perché, come disse lui stesso in un’ altra importante intervista rilasciata in passato, “Ciò che è più avvincente per me, circa l’atto del disegnare, è che diventi cosciente di quello che stai guardando solo attraverso il tentativo di disegnarlo”.

E noi, grazie a lui, ne saremo sempre coscienti. Un’ icona è per sempre.

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