tecniche di stampa

Tecniche di stampa: Le più utilizzate

 

Ne sono passati di anni da quel lontano 1453, quando Gutenberg portò alla ribalta, in Europa, la stampa a caratteri mobili. A voler essere precisi, sembrerebbe ormai certo che in Cina questa pratica venisse applicata già da secoli, ma per consuetudine, attribuiamo l’invenzione delle tecniche di stampa all’inventore tedesco.

Sono passati secoli da quando venne prodotta la Bibbia a 42 linee di Gutenberg, riconosciuto come il primo libro ufficialmente stampato.

Nei secoli la tecnologia ha cambiato il mondo, e stravolto il mercato delle tecniche di stampa, eppure, mentre alcune tecniche sono del tutto nuove, altre continuano a mantenere quel fascino retrò, apprezzate soprattutto da chi ha necessità di stampare materiale artistico, e particolarmente pregiato.

Una piccola premessa: i principali procedimenti di stampa si dividono in:

  • Rilievografico
  • Incavografico
  • Planografico
  • Permeografico

Il nome di ciascun procedimento, indica la struttura che hanno i grafismi (le zone stampanti) rispetto ai contrografismi (le zone non stampanti).

Quindi:

  • in rilievo
  • incavati
  • sullo stesso piano
  • permeabili all’inchiostro

Cominciamo a parlare più in dettaglio delle differenti metodologie che fanno parte del procedimento rilievografico.

Cose utili da sapere quando, ad esempio, dovete stampare biglietti da visita.

XILOGRAFIA

E’ il più antico procedimento di stampa (noto già in Cina dal 6° secolo), che utilizza una forma di legno incisa a mano, lasciando in rilievo il soggetto.

Come funziona?

Sulla matrice viene eseguito il lavoro di intaglio con sgorbie e coltellini, per cui il disegno risulta a rilievo.

Dopo aver inchiostrato la matrice, si procede alla stampa manualmente.

Oggi, questo metodo, viene usato essenzialmente per scopi artistici, con risultati di grande effetto.

TIPOGRAFIA

E’ il processo di stampa che sta alla base dell’industria grafica, che ebbe fioritura in Occidente agli inizi dell’Età moderna.

È il sistema di stampa più antico in cui le forme metalliche usate (caratteri mobili -tipi-o clichès inchiostrati) lasciano l’impronta sul supporto di stampa inchiostrando preventivamente gli elementi in rilievo con inchiostro ad alta viscosità.

FLESSOGRAFIA

E’ un processo di stampa rilievografica diretta rotativa, ed è caratterizzata dall’impiego di matrici a rilievo di gomma.

Gli inchiostri utilizzati sono di tipo liquido a rapida essiccazione.

Questo processo è adatto alla stampa su laminati plastici o metallici, polietilene, poliestere…Come funziona?

La matrice viene avvolta su di un cilindro e il cliché trasferisce l’inchiostro direttamente al supporto da stampare grazie a una lieve pressione esercitata da un cilindro.

E’ un sistema importante nell’editoria libraria perché è il processo adottato, ad esempio, dalle macchine Cameron che permettono di stampare un intero libro in un unico giro di macchina.

STAMPA A CALDO

E’ un processo di stampa rilievografico nel quale l’elemento di contrasto si trasferisce grazie all’effetto combinato di pressione, calore e velocità di distacco.

Si ottiene facendo scorrere un nastro sul quale è posizionato l’elemento di contrasto tra la forma e il supporto.

Quello che si ottiene è uno strato d’inchiostro alto e brillante.

Un processo che viene spesso utilizzato in editoria per la creazione di copertine ad effetto.

ROTOCALCOGRAFIA

E’ un processo di stampa incavografica diretta, in cui la forma è costituita da un cilindro di acciaio rivestito di rame e cromato.

I grafismi sono invece delle cellette nelle quali si raccoglie l’inchiostro che poi viene trasferito al supporto per pressione.

La stampa a rotocalco permette di produrre grandi formati ad elevata velocità di stampa, può stampare su carte molto leggere e su laminati plastici, ma necessita che la stampa venga effettuata su supporti lisci.

Questa tecnica può essere utilizzata, per esempio, per la stampa di riviste o per stampare cataloghi illustrati

CALCOGRAFIA

E’ un processo di stampa ad incisione che si basa sull’utilizzo di forme incavografiche su metallo (solitamente in rame).

Le principali tecniche di stampa calcografica sono la Puntasecca e l’Acquaforte.

Puntasecca

Nella stampa a Puntasecca viene riprodotto su una lastra di rame o zinco mediante incisione, con uno strumento chiamato punta.

Una volta incisa la lastra, viene inchiostrata e ripulita per far rimanere il pigmento solo nelle parti incise.

Poi si procede a posizionare la lastra sul torchio calcografico dove viene a contatto con il foglio, rilasciando l’immagine riprodotta.

Acquaforte

L’Acquaforte è una tecnica in cui la lastra di zinco viene ricoperta con uno strato di cera, bitume o vernice e poi viene incisa con uno strumento a punta per scoprire le parti che si vogliono vedere stampate.

Successivamente la lastra si immerge in una soluzione di acqua e acido nitrico (chiamata appunto acquaforte) che corrode le parti della lastra rimaste senza protezione.

TAMPOGRAFIA

E’ un processo di stampa indiretto che viene caratterizzato dall’uso di un tampone ( elemento in gomma preformato mobido e flessibile) per trasferire l’inchiostro dalla forma al supporto, consentendo la stampa su supporti sagomati come ad esempio oggetti, e superfici irregolari.

Questo sistema permette di stampare con una definizione superiore alla serigrafia.

LITOGRAFIA

La litografia (dal greco lithos, “pietra” e ghafhé “scrittura”), è una tecnica che si basa sul principio di repulsione tra sostanze grasse e acqua.

Inventato da Alois Senefelder nel 1796, questo processo grafico è stato per più di 150 anni la tecnica più utilizzata per stampare le immagini (stampe artistiche, manifesti, illustrazioni dei libri).

In questo procedimento, la matrice di stampa (chiamata anche Pietra di Senefelder) è costituita da una pietra calcarea squadrata a parallelepipedo, sulla cui superficie viene distribuita la sostanza lipofila che costituirà i grafismi.

L’immagine dovrà naturalmente essere realizzata a rovescio, essendo la litografia una tecnica di stampa diretta.

Oggi viene principalmente utilizzata per realizzare stampe d’arte a tiratura limitata.

STAMPA OFFSET

Si tratta di un procedimento di stampa planografica indiretta.

L’immagine viene trasferita dalla forma inchiostrata a un cilindro intermedio rivestito di caucciù e da qui al supporto di stampa.

Questo è il sistema attualmente più diffuso, perché estremamente versatile, affidabile e di gran qualità.

Per approfondire questa tecnica di stampa vi rimandiamo al nostro articolo interamente dedicato al funzionamento della stampa off set.

STAMPA OFFSET A SECCO

Chiamata anche waterless, è un processo di stampa planografica indiretta che si basa sull’idea di sostituire il liquido di bagnatura con uno strato di silicone sulla lastra, repellente a inchiostri particolari.

Questo metodo di stampa, nato per eliminare la fase di bagnatura della stampa offset, in realtà non ha preso molto piede ed è rimasto un procedimento di nicchia.

Infine, diamo un ultimo accenno sui processi permeografici: in essi, le forme di stampa sono tessuti a maglie fitte (come seta, rayon, nylon), lasciati permeabili all’inchiostro nelle zone corrispondenti ai grafismi e rese impermeabili ai contrografismi.

In questo procedimento, la stampa si ottiene obbligando l’inchiostro a entrare nelle maglie aperte e depositarsi sul supporto.

Un esempio di questo procedimento è la serigrafia.

SERIGRAFIA

La serigrafia è un metodo di stampa artistica dalla storia molto antica.

Il termine serigrafia (che deriva dal termine latino “seri” seta e dal greco “grapho” scrivere) indica un sistema di stampa che si presta a diverse applicazioni, formati e tirature perché permette di stampare su qualsiasi tipo di supporto (di forme e materiali diversi), consentendo di trasferire spessori di inchiostro molto coprenti.

Gli inchiostri serigrafici hanno infatti colorazioni molto intense e scendono sul supporto formandovi una pellicola molto spessa, quattro volte superiore a quella della litografia.

Un esempio famosissimo di stampa serigrafica è l’immagine di Marilyn Monroe realizzata da Andy Warhol.

Conclusioni

Si conclude così questo nostro lungo viaggio tra le principali tecniche di stampa utilizzate nel mondo della tipografia.

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