tipografia in india

Tipi di mondo: la tipografia in India.

La rete e la creatività condivisa cambiano la tipografia del subcontinente indiano.

In India ci sono 23 lingue ufficialmente riconosciute, e ben 1600 sono quelle utilizzate dal miliardo e 200 milioni di persone che la abitano: è chiaro che per raggiungerli tutti, la tradizionale tipografia occidentale ereditata nel periodo coloniale britannico non è più sufficiente.
Infatti, in questi ultimi anni lo studio e il design dei caratteri è diventato nel subcontinente una realtà da tenere d’occhio. Perché è sempre più evidente che il futuro della rete sarà sempre più in mano a popolazioni che non parlano inglese, e che per raggiungerle bisognerà cambiare il modo di comunicare partendo dal basso. Anche nell’ideazione dei font.

LA TIPOGRAFIA IN INDIA: UNO SCRIPT DIVERSO OGNI 500 MIGLIA
Il professor Girish Dalvi dell’Industrial Design Center di Bombay ha constatato con una ricerca sul campo che in India la tipologia di scrittura varia più o meno ogni 500 miglia: vocabolari, regole linguistiche e alfabeti sono differenti gli uni dagli altri. Gli alfabeti esistenti in India sono riconducibili in linea di massima a dieci famiglie, ma i più diffusi sono quelli di origine latina, Devanagari e Tamil che vedete riprodotti nella galleria di immagini.

LA TIPOGRAFIA IN INDIA: IL FUTURO NELLE MANI DI BALOO
Per cercare di sistematizzare questa diversità il prof Dalvi ha fondato un laboratorio creativo chiamato Ekta, un vero e proprio collettivo di graphic designer che fra le altre cose ha realizzato il progetto Baloo. Il nome è quello dell’orso del Libro della Giunga di Kipling, il concetto è quello di una famiglia di font che abbia lo stesso stile nelle tre tipologie di alfabeto che abbiamo indicato in precedenza.

LA TIPOGRAFIA IN INDIA: LA LIBERTÀ DI ESSERE MUKTA
Mukta non è solo la parola sanscrita che indica il concetto di liberazione, ma anche il nome di un altro set di caratteri ideato dal collettivo Ekta di Bombay. Un nome che identifica bene anche la modalità di ideazione e diffusione di questo gruppo di designer, ispirato al principi dell’open design, cioè una programmazione progettuale aperta.

LA TIPOGRAFIA IN INDIA: DALLA RICERCA ALL’APPLICAZIONE
Oltre al collettivo Ekta, stanno sorgendo sempre più numerosi in India gli studi che cercano di personalizzare in modo fresco e contemporaneo l’aspetto dei caratteri dei differenti alfabeti utilizzati in questo enorme Paese, adattandoli alle esigenze commerciali dei brand più diversi. Fra i più interessanti citiamo Indian Type Foundry e Motha italic. Tutte queste realtà stanno aiutando brand internazionali e locali a comunicare in modo più efficace e rispettoso della brand equity con settori di target che prima non venivano presi in considerazione. Ed è anche a questo che serve il type design, in tempi in cui la globalizzazione cerca un maggior radicamento nel locale.

 

 

Foto cover: Shutterstock.it/JOAT

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