Comunicare con il manifesto.

dudovich_1Il manifesto è l’espressione pubblicitaria per antonomasia, e deve sicuramente la sua fortuna all’immediatezza che lo contraddistingue. Conosciamo un po’ di più uno dei più antichi- e longevi- strumenti di comunicazione, per imparare a utilizzarlo al meglio.

UN PO’ DI STORIA…
Il manifesto “stampato” nasce intorno alla fine del ‘700 come primo risultato -inizialmente in bianco e nero -dei processi litografici e successivamente -con l’avvento del colore- della cromolitografia. Processi di stampa che da allora si sono evoluti, insieme all’arte figurativa e ai metodi tecnici di riproduzione.

Ma la vera affermazione del manifesto come strumento di comunicazione visiva avviene un po’ più tardi, verso la fine dell’800 quando nasce e si sviluppa la società di massa, e crescono esponenzialmente le innovazioni tecnologiche che permettono di ottenere altissime tirature a prezzi decisamente contenuti.

CARATTERISTICHE
Il manifesto è un foglio di carta stampato che viene affisso in ambito pubblico e che, solitamente, contiene un messaggio verbo-visivo, ossia che contiene immagini stampate a pochi o più colori e testi, che si rafforzano a vicenda per comunicare un contenuto. A differenza del poster, il manifesto ha solitamente un formato verticale, dimensione 70 x 100 o multipli di essa.

COME SI REALIZZA
Per progettare graficamente un manifesto occorre che siano ben chiari il tema, ossia il messaggio da comunicare, il pubblico di riferimento (target), l’immagine e lo slogan in grado di “raccontare” in maniera interessante il tema della comunicazione.
Proprio per le sue doti di immediatezza, il manifesto deve essere facilmente fruibile anche a distanza: per questo è meglio prediligere l’utilizzo di poche parole e caratteri facilmente leggibili anche in condizioni climatiche sfavorevoli.
Per quanto riguarda il visual e l’impaginazione bisogna sempre tener conto della leggibilità, prediligendo una composizione semplice con figure stilizzate, o foto di grande impatto, colore di sfondo bianco o a tinta piatta perché le sfumature compromettono la leggibilità di un eventuale testo. Solo dopo aver curato alla perfezione il design si può passare alla scelta della tipologia di stampa, in base agli usi e alla destinazione del manifesto che ne decreteranno la scelta dei materiali e la tiratura

USI, VANTAGGI E SVANTAGGI.
I manifesti possono assolvere diverse funzioni: dalla propaganda di messaggi ufficiali o legati ad attività politiche/elettorali alla pubblicità di prodotti, spettacoli, film fino alla diffusione di messaggi legati al sociale o alla prevenzione pubblica.
A seconda di dove vengono affissi, i manifesti hanno la possibilità di essere visti da molte persone per molte volte, senza che il consumatore finale (il target del nostro messaggio) ne venga infastidito, come accade invece per altri media. Lo svantaggio è che non è possibile prevedere uno specifico destinatario e che l’estrema sinteticità del mezzo a volte non permette di esporre tutto quello che si vorrebbe.

Per approfondimenti:

http://www.chimica.unipd.it/gianfranco.scorrano/pubblica/chimica/Il%20manifesto%20nella%20pubblicita.htm

http://www.treccani.it/enciclopedia/manifesto_(Enciclopedia_Italiana)/

 

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