Architettura…tipografica!

steingruber2-thumbLa tipografia e l’architettura stringono da sempre un legame molto forte, che parte però da lontano, quando già nel 1773 venne pubblicato l’alfabeto di Steingruber (purtroppo rimasto solo sulla carta) in cui ogni lettera diventa pianta di un’architettura: un lavoro che potete vedere ancora in parte qui. Ai giorni nostri, sono davvero tanti gli esempi di connubi ben riusciti tra lettering tipografico e forme architettoniche. Un buon esempio creativo lo offre la sede dell’agenzia creativa Brigada che a Zagabria ha ristrutturato la sua sede dipingendovi sopra – certosinamente e rigorosamente a mano! – alcune enormi lettere tipografiche.

Qui potete ammirare il risultato complessivo di tanto lavoro di riqualificazione.

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Sede dell’Agenzia Creativa Brigada

Altre volte, succede che il lettering entri letteralmente a far parte dell’architettura stessa, come ad esempio nel Fukutake House dove una parete di testo occupava -nel 2010- la facciata di una scuola che quell’anno ospitava un’installazione per promuovere l’arte in ambienti rurali.

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Fukutake House

In altri esempi ancora, le lettere sono letteralmente scavate nell’edificio o fanno parte dell’architettura stessa diventando un motivo decorativo. Il primo, è ad esempio il caso del Wales Millennium Center a Cardiff  dove la scritta sulla facciata principale dell’edifico recita “In Queste Pietre, gli Orizzonti Cantano”: la frase ideale per un building che ospita un centro artistico e dove si tengono periodicamente rappresentazioni teatrali e musicali.

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Wales Millennium Center – Cardiff

Nel secondo caso, citiamo invece questo edifico in cui l’architettura decostruttivista incontra l’arzigogolata tipografia araba sulla facciata di questo ristorante libanese di Amman che si chiama Al-Diwan Beirut.

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Al-Diwan Restaurant – Amman

 

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