immagini e storia

Immagini e storia: l’Italia fra le due guerre alla Fondazione Prada. 

Una mostra dall’allestimento spettacolare, fra immagini e storia, per evidenziare l’ambiente civile e culturale dell’Italia dal 1918 al 1943.

Immagini e storia sono protagonisti della mostra inaugurata il 18 febbraio a Milano, alla Fondazione Prada. Si tratta di un progetto di grande respiro, che non si limita a mettere in mostra capolavori del futurismo e dell’arte contemporanea di questo movimento, ma che attraverso un allestimento intelligente e spettacolare consente di immergersi nelle atmosfere in cui questi capolavori sono stati visti per la prima volta.

IMMAGINI E STORIA: POST ZANG TUMB TUUUM – ART, LIFE, AND POLITICS
Il titolo della mostra si riferisce a una delle opere più famose di Filippo Tommaso Marinetti, il poemetto futurista che rievocava la battaglia di Adrianopoli attraverso un uso onomatopeitco delle parole, che rievocano il frastuono degli spari. E una tipografia innovativa che alternava differenti caratteri tipografici, grassetto, corsivo posizionandoli  in modo creativo sulla pagina. L’allestimento scelto per questa mostra aiuta a comprendere come un’arte di questo tipo si inserisse in modo dirompente nella quotidianità di un’Italia che stava affrontando un cambiamento epocale.

IMMAGINI E STORIA: LE OPERE E GLI AMBIENTI
La scelta espositiva che ha caratterizzato la progettazione della mostra è davvero rivoluzionaria. La mostra si apre con la ricostruzione di una fotografia in cui Marinetti è ritratto all’interno della sua abitazione romana. E successivamente in un altro momento di vita domestica con, alle spalle, un’opera di Boccioni.
Anche molte altre opere sono esibite all’interno di spettacolari ricostruzioni a grandezza naturale degli ambienti in cui erano inserite originariamente. Ambienti pubblici, sale espositive, case private ridanno alle opere il loro contesto, togliendoci l’abitudine di vederle all’interno di spazi neutri e senza tempo, ma esaltando il contesto storico da cui sono emerse. Si rivive così la mostra berlinese “Das Junge Italien” del 1921, la Biennale di Venezia del 1922, la Quadriennale di Roma del 1931…

IMMAGINI E STORIA: IL RAPPORTO FRA ARTE E POTERE NELL’ITALIA FASCISTA 
Il cuore dell’esposizione è la rievocazione della “Mostra della Rivoluzione Fascista” del 1932, che occupa gli spazi del Deposito. Nel decennale della nascita del fascismo, questa mostra intendeva essere una celebrazione della forza innovativa del regime che si esprimeva anche con le arti, fra espressioni della modernità e forti richiami alle radici romane. Ma c’è spazio anche per gli oppositori del regime. Dalle caricature di Mino Maccari alle lettere dal carcere di Aligi Sassu e Carlo Levi fino alla storia controversa del Premio Bergamo, voluto da Bottai, ministro del regime ma persona illuminata, che nel 1942 fece vincere la potenza quasi espressionistica della Crocifissione di Renato Guttuso, che però venne esposta coperta da un telo perché giudicata blasfema.

IMMAGINI E STORIA: UN CATALOGO DI MAESTRI E CAPOLAVORI
Le curve e i colori dinamici del “footballer” di Umberto Boccioni, l’eleganza sospesa delle nature morte di Morandi, la Bohemienne di Severini… Nel catalogo della mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” c’è spazio per tanti maestri e tanti capolavori. Ma anche un apparato critico di assoluto rilievo. Oltre al saggio del curatore Germano Celant, è possibile sviscerare i temi affrontati dalla mostra grazie a testi critici e approfondimenti tematici di esperti di fama mondiale, coordinati dal dipartimento curatoriale della Fondazione Prada.

Nella foto: Filippo Tommaso Marinetti nella sua casa (da “Wiener Illustrierte Zeitung” e “Berliner Illustrierte Zeitung”, 1934) con sullo sfondo “Dinamismo di un footballer” di Umberto Boccioni, 1913. Ullstein Bild / Archivi Alinari © 2017. Digital Image, The Museum of Modern Art, New York / Scala, Firenze

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