Libri finti clandestini.

Oggi vogliamo parlarvi di un progetto editoriale che ci ha molto incuriosito. Si chiama Libri Finti Clandestini e si presenta come un collettivo “beffardo”, nato come esperimento nell’ambito del riciclo. Per saperne di più, abbiamo fatto qualche domanda ai suoi fondatori…

Come nasce il progetto “Libri finti Clandestini”?
Libri Finti Clandestini nasce dall’unione della passione tra il riciclo, la grafica e il libro inteso come oggetto.
Ma, sotto forma di aneddoti, nasce in modo “teorico” nel periodo delle superiori grazie alla bravura di un professore nel far interessare gli studenti al libro vero e proprio, si sviluppa a Rotterdam, nei laboratori della Willem de Kooning Academy dove prove di stampa meravigliose venivano buttate nei cestini, si realizza a Roma dove più o meno due anni e mezzo fa venne deciso il famigerato nome “Libri Finti Clandestini” e prende infine vita due anni fa nel nord Milano, dove viene elaborato il logo e l’identità completa del progetto.

Al progetto possono aderire altri appassionati o è un gruppo chiuso?
Chiunque può aderire al progetto, scrivendo idee, suggerimenti, comunicandoci quant’altro voglia o venendoci a trovare nel nostro laboratorio “Lavatrici Bollatesi”, situato appunto a Bollate.

Come selezionate le carte da utilizzare?
Le carte utilizzate provengono dai più disparati posti, da panetterie e cartiere, da fabbriche abbandonate e da mercatini dell’usato;
ma sono anche amici e varie persone che, a conoscenza del progetto, le tengono da parte.
Non c’è una vera e propria selezione della carta da utilizzare nel fare un libro, è un procedimento piuttosto istintivo;
certo, ce ne sono di più “belle”, per esempio delle lettere antiche, delle cartine geografiche o magari delle stampe particolari che valorizzano il libro (che vengono recuperate in dei posti segretissimi che non si possono rivelare!)

Ai progetti lavorate singolarmente o in gruppo?
Tutti i componenti del collettivo lavorano intensamente a ogni progetto, Kowalvsky, Delarev, El pacino, Tanguy Bombonera, Sophia Vlahos…!! 😉

C’è un progetto al quale siete più affezionati?
Probabilmente l’ultimo, il “libretto dei tipografi”, insieme al video!

Come potrete immaginare ci è piaciuto molto il vostro progetto dedicato ai tipografi più famosi. Avete in cantiere altri progetti a tema tipografia?
Appunto questo progetto fa parte della serie di libretti realizzati in piccola tiratura (come “The Anarquistas).
Ce ne sono in cantiere vari (dedicati a Tesla, alla Scapigliatura, a Sandino, a Shackleton …);
Invece più avanti sarà realizzato il secondo volumetto sui tipografi, questa volta dedicato ai tipografi vissuti dal 1830 in poi!

Per saperne di più, potete andare sul sito di Libri Finti Clandestini e godervi qualche video in cui potrete vedere il collettivo all’opera.

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