Dovete candidarvi per un seggio comunale, regionale oppure per la vostra circoscrizione?
Oggi vi mostreremo i nostri 8 consigli fondamentali per fare propaganda elettorale.
Se è vero che negli ultimi anni, attraverso la crescita dei social network, i mezzi utilizzati per lo sviluppo delle campagne elettorali sono mutati, è anche vero che gli strumenti classici della comunicazione elettorale non hanno mai smesso di essere utilizzati.
La stampa dei manifesti, soprattutto, vero simbolo della propaganda elettorale, permette di creare materiali tra i più longevi. Infatti, quando inizia il silenzio stampa di altri media (come radio e tv), loro continuano indisturbati la loro attività persuasiva, campeggiando negli appositi spazi delle vie cittadine.
Ma come realizzare materiali di impatto che possano distinguersi dalla massa? Analizziamo insieme le parti fondamentali che compongono questi strumenti di comunicazione…
Manifesti, Flyer, Santini: il volto e il programma del candidato
Nome e cognome: presentiamoci al meglio
Il cognome del candidato deve risultare chiaro e facilmente leggibile anche da lontano, soprattutto quando campeggia su manifesti e locandine.
Per questo è sempre meglio evitare l’utilizzo di caratteri troppo arzigogolati, preferendo il maiuscolo – soprattutto per il cognome – e aggiungendo il nome del candidato nel caso esista già un avversario omonimo.
Un consiglio da copywriter?
Sempre meglio lasciar perdere imbarazzanti giochi di parole legati al proprio cognome per evitare “epic fail”.
La foto del candidato: un voto per un volto!
Anche se sappiamo che praticamente tutte le grafiche che vediamo in giro hanno subito un ritocchino, è sempre meglio che il candidato appaia al “naturale” proprio per evitare che una volta incontrato dal vivo sia… irriconoscibile!
Questo ovviamente è sconsigliato se si vogliono mettere in pratica delle vere e proprie trasformazioni.
Nel caso di aggiustamenti di colore e piccole migliorie agli scatti, non c’è nulla di male.
Quello che deve trasparire dalla foto è sempre la personalità, la genuinità e la professionalità del candidato.
Anche per questo un altro suggerimento è quello di evitare foto scontornate dal loro fondo e incollate malamente su una tinta piatta: il risultato potrebbe essere un fastidioso “effetto lapide”
Infine, il look: meglio un abbigliamento classico che uno troppo sportivo (trasandato) e meglio un sorriso, solo se rigorosamente naturale.
Lo slogan: il programma, in una frase
E’ la frase che dovrebbe sintetizzare il programma del candidato o la sua rotta politica, offrendoci la motivazione principale per votarlo.
Per questo dovrebbe essere breve, d’impatto e facilmente memorabile.
C’è chi si affida ai doppi sensi, chi ai giochi di parole shock, chi alle citazioni famose adattate per l’occasione.
Il consiglio è quello di non esagerare in nessun senso (non siamo tutti comici!), con lo scopo di riuscire a trasmettere serietà e fiducia…dote assai rare e preziose, di questi tempi!
Il simbolo: un marchio di serietà
Ogni anno, ad ogni tornata di propaganda elettorale, centinaia di marchi vengono ricusati cioè non hanno le caratteristiche necessarie di originalità imposte per legge.
Infatti, “è vietato il deposito di contrassegni confondibili con altri già depositati o con simboli, elementi o diciture usati tradizionalmente da altri partiti. Non è ammessa la presentazione di contrassegni effettuata al solo scopo di precluderne l’uso ad altri”.
Quindi, quando si progetta un simbolo nuovo è importante che, oltre ad essere originale, faccia immediatamente capire l’orientamento politico attraverso l’utilizzo del colore, non offenda e non utilizzi elementi iconografici proibiti (come ad esempio il gonfalone comunale nel caso di liste civiche).
Il programma: parole chiave e chiarezza
I volantini e i flyer distribuiti nelle sedi di partito o nei gazebo propagandistici, hanno il compito di sintetizzare in pochi punti il programma della lista o del partito che lo presenta.
Per fare questo, serve suddividere sinteticamente per punti il programma, fornendo chiaramente le indicazioni su dove trovare (o scaricare) il programma completo.
Oltre che, naturalmente, presentare il candidato – magari con una breve biografia – e i suoi obiettivi.
Senza esagerare in titoli (lauree) o precedenti impegni politici se è la prima volta che si scende in campo.
Le indicazioni per votare: una x al posto giusto
Queste sono fondamentali soprattutto nei santini, volantini di piccole dimensioni facilmente riponibili in tasca, che solitamente sono composti da due facciate: in bianca troverà posto la foto del candidato, il simbolo del partito e un eventuale slogan.
In volta, sarà chiaramente indicata la data del voto, quale cognome scrivere e quale simbolo barrare con una X.
Per non lasciare niente al caso al momento del voto.
Dalla strada alla rete: l’importanza degli #
Su tutto il materiale elettorale cartaceo andrebbe indicato chiaramente il sito internet dal quale scaricare il programma del candidato, e dove trovare gli eventuali (e oramai immancabili!) profili Twitter, Instagram, Facebook e TikTok per offrire un canale di dialogo diretto ai cittadini che intendono conoscere meglio il candidato.
Il tutto se, naturalmente, si sanno utilizzare questi mezzi di comunicazione o se si ha nel proprio staff qualcuno in grado di farlo in maniera professionale.
Perché essere sui social non vuol dire aprire i profili e non rispondere ai commenti.
O, peggio ancora, utilizzare questi canali per una comunicazione unidirezionale che è quanto di più a-social possa esistere.
Stampe e Ristampe: Qualità al giusto prezzo
Una volta che il materiale della propaganda elettorale è stato approntato a livello grafico, si passa alla stampa. Naturalmente la stampa di grandi quantitativi di materiali fanno sì che i costi e la velocità di spedizione in caso di ristampe dell’ultimo minuto, diventino una variabile importante nella scelta della tipografia giusta.
Affidando le vostre stampe e ristampe di materiale elettorale alla tipografia online 4Graph, sarete certi di coniugare un’ottima qualità dei materiali a una convenienza indiscutibile.
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