Stampa e cinema: il mistero del giornale clonato…

Giornali clonati, prime pagine inesistenti ma verosimili, etichette di prodotti immaginari, tessere dell’FBI: a Hollywood c’è una tipografia che mette d’accordo stampa e cinema. In questo post vi raccontiamo la storia e i segreti di The Earl Hays Press.

STAMPA E CINEMA: CIAK SI STAMPA
Nata nel 1915, The Earl Hays Press stampa e produce quelli che nel mondo del cinema si chiamano “props”, cioè gli oggetti di scena. Nei suoi archivi ci sono centinaia e centinaia di finte copertine di giornali e riviste, etichette per marmellate e merendine, scatole di cereali, banconote… “Il lato più difficile del nostro lavoro”  dicono alla Earl Hays Press” è mettere d’accordo le esigenze di estremo realismo dei registi con quelle commerciali e legali di chi detiene i diritti degli oggetti riprodotti”.
Stampa e cinema: il mistero del giornale clonato
Alcuni anni fa molti appassionati di serie TV avevano notato come la stessa, identica copia di un giornale apparisse in Desperate Housewives, Six Feet Under, Modern Family e molti altri titoli ancora. La risposta era più semplice del previsto: tutti i produttori delle serie TV si rifornivano da The Earl Hays Press, per mettersi al riparo da problemi che avrebbero potuto sorgere acquistando in edicola i giornali necessari per girare.
Stampa e cinema: film da prima pagina.
Fra i giornali utilizzati più frequentemente al cinema,  il New York Times è molto esigente: i legali della testata non permettono che venga ripresa una copia del giornale diversa da quella effettivamente andata in edicola
nel giorno specifico. Più facile, relativamente, quando ci si trovi a operare con giornali che non ci sono più: nel caso de Il Padrino, quando The Earl Hays Press ha riprodotto  fedelmente i caratteri e il tipo di carta utilizzato
all’epoca, inserendo le foto dei personaggi narrati nel film  e le notizie che li riguardavano .
Stampa e cinema: soldi falsi e altri articoli di consumo. 
Un’altra esigenza molto particolare è quella della stampa di banconote. In questo caso l’esigenza di realismo  dei registi e dei produttori deve assolutamente andare d’accordo con le leggi che, in tutto il mondo, vietano la
riproduzione di banconote, per cui i tecnici di The Earl Hays Press si trovano a dover lavorare con grande attenzione. Diverso il discorso per i prodotti di consumo: nei loro archivi ci sono centinaia di confezioni già pronte, ma su richiesta ne realizzano di originali qualora, per esempio, il protagonista del film dovesse decidere di aprire una linea tutta sua
di cereali per la prima colazione.

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