biglietti da visita vip

I biglietti da visita vip: prendiamo nota!

Creare un biglietto da visita efficace è sempre più difficile. I template pronti sono di altissimo livello, e riuscire a differenziarsi dai competitor non è più così semplice. Oggi allora vediamo alcuni biglietti da visita vip per imparare dai migliori e cercare di rendere memorabile anche la vostra nuova business card.

 

Quando un logo dice tutto.

All’inizio di una attività, il proprio logo non è ancora conosciuto e l’unico modo per farlo circolare è metterlo ovunque.

A questo devono aver pensato gli ideatori dell’immagine coordinata di Twitter, quando hanno semplicemente apposto il marchio del famoso uccellino su una carta “naturale”, senza nemmeno bisogno di inserire il nome del famoso Social Network.

Il tutto, comunica una leggerezza che è propria del “twitting”.

In questo caso, logo e biglietto da visita rappresentano a pieno quella che è l’essenza del social network, oggi di proprietà di Elon Musk.

Pochi caratteri e una comunicazione veloce.

Ecco, anche il biglietto da visita è così.

Semplice come fare un tweet.

twitter

Chi si crede sa di essere

Chi se non Donald Tramp, fantastiliardario Americano, nonché ex Presidente degli Stati Uniti d’America, poteva essere l’esempio perfetto per questo tipo di biglietti da visita vip.

Già dal suo biglietto da visita di uomo d’affari, è chiaro che l’oro (da sempre simbolo di ricchezza e prosperità) la faccia da padrona.

Insieme a una firma a mano, regolare e controllata che sembra un vero e proprio skyline di New York.

Biglietti da visita Vip, davvero preziosi!

Trump

Impara l’arte e mettila su carta

Poteva mai un personaggio eclettico come Andy Warhol avere un biglietto da visita anonimo?

Così, per non cadere nel banale, lo ha disegnato direttamente lui con il suo stile inconfondibile.

Un consiglio da seguire per chi lavora in ambito creativo e vuole farsi ricordare, fin dalla prima presentazione.

A volte i biglietto da visita sono minimal (vedi Twitter sopra) a volte sono delle piccole opere d’arte.

In questo caso se sei un’artista, o in generale un creativo, dovresti optare per la seconda opzione.

Sfruttare la business card, non soltanto per mettere su carta i tuoi contatti, ma per trasmettere subito le tue qualità.

Warhol

Una frase ad effetto

Certo, per arrivare al biglietto di visita di Mark Zuckerberg (l’inventore di Facebook), probabilmente bisognerebbe essere…lui!

O, quanto meno, avere una smisurata fiducia nelle proprie capacità.

Leggenda vuole che, vicino al suo nome, Mark abbia scritto “I’m the CEO, bitch” traducibile con un “Sono il capo, stron….”, suggeritogli da un certo Sean Parker inventore di Napster.

Diciamo che questa opzione è meglio lasciarla a loro nella Silicon Valley.

Zuckerberg

Una risata ti farà ricordare…

Certo, se sei un comico di successo e ti chiami Steve Martin, ogni tua trovata è divertente. Ma Steve, originale lo era già in tempi non sospetti, quando lasciava in giro (probabilmente ai direttori casting) questo divertente biglietto da visita che recita: “Questo certifica che hai avuto un incontro personale con me e che mi hai trovato caloroso, educato, intelligente e divertente.” Al tutto si aggiunge una “calorosa” firma a mano, molto spontanea, completamente diversa da quella di Donald Trump.

Steve Martin

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