libri e alberi

Libri e alberi: una relazione che viene da lontano.

Tempo di letture, tempo di natura: oggi parliamo di libri e alberi.

C’è un forte rapporto che lega libri e alberi, e non è solo perché la carta nasce dalla cellulosa, ma perché chi ama la lettura impara ad amare anche la natura, grazie all’insegnamento dei grandi. Così, se è vero che da un pino di diametro medio alto circa 15 metri si ricavano circa 79.500 fogli di formato A4, è altrettanto vero che molti di questi fogli sono stati utilizzati per descrivere il rapporto stretto che lega la nostra vita alle creature verdi che abitano il pianeta da prima di noi, e che contribuiscono a renderlo migliore meritandosi tutto il nostro rispetto. Oggi ne parliamo con Hans Christian Andersen, Italo Calvino, Jean Giono e Stefano Mancuso.

LIBRI E ALBERI: ANDERSEN, DA COPENAGHEN A BETWILL                                                                     
La cosa più bella dei classici è che le loro parole sanno trasportarsi da uno strumento all’altro, mantenendo intatta la loro capacità di coinvolgere ed emozionare. Così in questo Natale 2017, che ha visto un albero  sfortunato come il romano “Spennacchio” diventare suo malgrado protagonista delle cronache, qualcuno ha pensato di riproporre una storia che in qualche modo ricorda questa vicenda in un modo tecnologicamente avanzato. La comunità letteraria TWletteratura ha infatti lanciato un gioco con i suoi membri, che leggeranno insieme e commenteranno, via twitter e con la app Betwill, alcuni testi natalizi, fra cui proprio “L’Abete di Hans Christian Andersen”. La storia di un albero che non si gode le giornate di sole e di vento fresco nella sua foresta, ansioso di scoprire  dove finiscono gli altri alberi come lui che vengono tagliati nel periodo delle feste. Lo scoprirà, naturalmente, e alla fine i lui resterà solo la stella che lo decorava nella serata più bella della sua vita. Una storia triste, forse, ma raccontata benissimo da un vero maestro della letteratura, e non solo per l’infanzia

LIBRI E ALBERI: CALVINO E IL SUO BARONE
Imposto da molti professori come lettura obbligata durante la scuola secondaria, “Il Barone Rampante” di Italo Calvino è spesso odiato dagli studenti proprio per questo. poi, quando lo riprendono in mano anni dopo, riscoprono in questo testo il desiderio di libertà e di indipendenza che ci caratterizza un po’ tutti, e che spesso riusciamo a trovare proprio nel contatto con la natura. Una storia che sa parlare ancora oggi a chi + desideroso di superare con un balzo tutte le convenzioni della vita sociale e di elevarsi da una visione “terra terra” dell’esistenza. Cosimo, il protagonista, prende tutte queste espressioni alla lettera, e non  scenderà mai più dalle chiome dei suoi amici alberi. Anzi, riuscirà a elevarsi ancora più in alto.

LIBRI E ALBERI: PIANTARE ALBERI CON JEAN GIONO
Rendere il mondo un posto migliore piantando ogni giorno 100 ghiande. Questo è l’impegno del protagonista del libro scritto da Jean Giono “L’Uomo che Piantava gli Alberi”, che racconta la storia di un contadino che mentre il mondo è impegnato nella follia della prima guerra mondiale, riesce con l’impegno e l’attenzione quotidiana a ridare vita a un paesaggio desolato. Il suo gesto d’amore verso la natura fa nascere non solo le querce che ha piantato, ma anche betulle e altri alberi che approfittano delle aree ombrose e umide create da questi nuovi giganti verdi, attrae uomini e donne in quello che prima era un paesaggio desolato trasformandolo in un paese vivibile e accogliente. Insomma, un invito a occuparsi della natura che andrebbe preso davvero sul serio e che ha in sé qualcosa di davvero rivoluzionario.

LIBRI E ALBERI:LA RIVOLUZIONE DELLE PIANTE DI STEFANO MANCUSO
L’ultimo libro che vi consigliamo non è un romanzo, ma forse è anche più appassionante per chi ama la natura. Il biologo Stefano Mancuso, famoso in tutto il mondo grazie ai suoi studi sul mondo vegetale, ci racconta come lo studio delle piante possa insegnarci molto su come organizzare in modo efficiente la nostra società, molto prima di noi, infatti, gli alberi hanno sviluppato capacita di adattamento per adeguarsi alle mutate condizioni ambientali, hanno saputo produrre frutti e fiori  in grado di difenderli e perfino di condizionare il comportamento degli essere umani, hanno saputo sviluppare un apparato di nutrizione e un sistema nervoso che si estende all’esterno del loro corpo principale, per cogliere stimoli e opportunità anche nei luoghi più remoti. Piante e alberi, insomma, sembrano essere davvero un esempio per il nostro futuro: rispettarli, conoscerli e piantarli è un modo per rendere migliore il pianeta in cui viviamo.

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