Locandine e manifesti: il cinema del 1968.

Una galleria di locandine e manifesti per rivivere un anno importante anche nel cinema. 

Locandine e manifesti sono sempre stati il mezzo di comunicazione preferito dal cinema: oggi ne rievochiamo insieme alcuni che hanno fatto la storia del cinema, promuovendo film usciti esattamente 50 anni fa, in un anno di grandi cambiamenti. Augurando un successo altrettanto clamoroso a locandine e manifesti che stamperete con noi.

LOCANDINE E MANIFESTI DEL 1968: LA FANTASIA AL POTERE IN UN SOTTOMARINO GIALLO
La nostra galleria di locandine e manifesti del 1968 si apre con il film che meglio di tutti rappresenta lo spirito creativo che ha portato alle contestazioni che hanno infiammato il mondo 50 anni fa. Ispirato all’album “Sgt pepper’s Lonely heart club band” dei Beatles, uscito appena l’anno precedente, il film si caratterizza per le animazioni surreali di ispirazione pop art del grafico tedesco Heinz Edelmann, che sottolineano le avventure dei quattro di Liverpool, chiamati a sconfiggere il male con la forza della musica e della giovinezza. Un piccolo capolavoro che avremo l’occasione di riscoprire quest’estate, quando tornerà nelle sale come evento speciale.

LOCANDINE E MANIFESTI DEL 1968: FILOSOFIA E FUTURO NEL CAPOLAVORO DI KUBRIK
Un altro, grandissimo film uscito nel 1968 è uno dei massimi capolavori di Stanley Kubrik, “2001 Odissea nello spazio”. Il film che ha posto le basi visive della fantascienza contemporanea, come si vede già da locandine e manifesti, parla in realtà di cose molto più profonde: il rapporto fra uomo e tecnologia, la spinta innata alla violenza e alla sopraffazione, il bisogno di rinascita…Tutti argomenti ancora di straordinaria attualità.

LOCANDINE E MANIFESTI DEL 1968: LE METAFORE SOCIALI DEGLI ZOMBIE DI ROMERO
Diventato subito di culto per una intera generazione, il film “La notte dei morti viventi” utilizzava un bianco e nero quasi documentaristico per raccontare quella che forse è la prima apocalisse zombie della storia del cinema, dandole però connotazioni sociali in linea con la sensibilità del 1968. Mentre la presenza di un protagonista nero dall’atteggiamento eroico nasce dalle battaglie antirazziste dell’epoca. Gli zombie sono una popolazione totalmente priva di intelligenza desiderosa solo di divorare gli altri, alludendo così una critica sociale al consumismo che, anni dopo, diventerà palese quando nel suo secondo film dedicato all’argomento Romero farà muovere gli zombie all’interno di un centro commerciale.

LOCANDINE E MANIFESTI DEL 1968: C’ERA UNA VOLTA IL GRANDE CINEMA ITALIANO
Sempre nel 1968 usciva uno dei capolavori di Sergio Leone, “C’era una volta il west”. Tutti del film ricordano le riprese tipiche di Sergio Leone, come i primi piani strettissimi sui volti dei protagonisti, o le musiche indimenticabili di Ennio Morricone. Pochi però sanno che alla preparazione del film lavorarono due giovani che a loro volta, e ognuno a suo modo, avrebbero rivoluzionato: uno era il critico cinematografico di Paese Sera, Dario Argento, l’altro Bernardo Bertolucci che avrebbe poi diretto molti capolavori in cui lo spirito del 1968 sarebbe stato celebrato, da “Novecento” fino a “The Dreamers – I Sognatori” dedicato proprio agli eventi di 50 anni fa.

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