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Social Business: indagine sui professionisti del marketing.

I segreti del social business raccontati da Social Media Examiner.

Almeno in Italia, ancora per molte persone le parole Social Business sono quasi un ossimoro: i social media sono visti come il regno delle fake news, delle liti, delle sciocchezze e molti invitano chi lavora come “socialmediacoso”, oppure fashion blogger milionarie a “trovasi un lavoro vero”. Per altri, invece, questi media non sono nemmeno più il futuro, ma il presente della comunicazione e del marketing. Fra questi, gli esperti di Social media Examiner, l’autorevole sito che ogni anno a maggio pubblica la sua indagine fra i professionisti del Social Media Marketing di tutto il mondo. Ecco alcune anticipazioni del contenuto dell’edizione 2018:

Social Business: usare i social per far crescere i propri affari.
Il sottotitolo di questa indagine di Social Media Examiner (Indagine sui professionisti del marketing), ne spiega benissimo le finalità: tutti gli intervistati sono responsabili marketing di aziende di ogni dimensione e di differenti nazionalità, e le loro risposte hanno un valore statistico in grado di indicare le tendenze del mercato. Un mercato che non è basato su opinioni fumose, ma su dati e risultati misurabili che riguardano il loro lavoro di ogni giorno.

Social Business: generazione di lead contro fan e engagement.
Gli operatori professionali intervistati nell’indagine hanno dichiarato, per la prima volta in anni di intervista, di essere meno interessati al numero di fan fedeli delle loro pagine piuttosto che alla capacità dei social di generare lead, ovvero contatti interessanti. Alcuni esempi: l’83% ha visto crescere il traffico sul sito, più della metà ha incrementato le vendite.

Social Business: le piattaforme più usate
Facebook è utilizzato dal 95% di chi si serve dei social media per il business da più di 5 anni, Instagram dal 73% e twitter dal 77%. Chi si rivolge direttamente ai consumatori utilizza prima Facebook e poi Instagram (87 e 72%, rispettivamente) mentre chi si occupa di B2C sorprendentemente usa Facebook per il 91% (merito anche delle nuove funzioni business e dei gruppi) e al secondo post mette Linkedin. Resta da vedere se e come reggerà questo successo di Facebook al cambio di algoritmo che sta rendendo sempre meno visibili i contenuti delle pagine.

Social Business: Facebook organico o a pagamento?
Più del 53% degli utenti professionali dichiara di aver notato un forte calo dell’efficacia dei post organici su Facebook, e questo era prima del cambio di algoritmo. Un calo cui il 63% degli intervistati intende rispondere con un incremento dell’attività organica. Gli intervistati hanno poi dichiarato di aver aumentato i loro sforzi di investimento su due piattaforme in particolare: da un lato Facebook, usata dal 72% dei professionisti, e dall’altro Instagram, utilizzato dal 31%.

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